25/6/2023 12:00
Ignác Semmelweis nasce nel 1818 a Buda, quinto di nove figli di un droghiere. Con una laurea presa alla famosa Scuola Medica Viennese Ignàc entra in clinica di ostetricia. Una terribile malattia, la febbre puerperale, in quegli anni decima letteralmente le puerpere ricoverate negli ospedali. Sulle cause vengono fatte le ipotesi più fantasiose, senza esito; Semmelweis è ossessionato da queste morti così frequenti, e pratica centinaia di autopsie sui cadaveri delle donne per capire i motivi.
Finché si rende conto di un dato di fatto: in un altro padiglione dell'ospedale gestito non da medici ma da ostetriche la mortalità per febbre puerperale è 10 volte più bassa. Perché? Ed ecco l'intuizione: la malattia viene trasmessa dal contatto che i medici del reparto hanno prima con i cadaveri delle donne cui praticano autopsia, poi con le partorienti visitate in corsia. Una teoria sconvolgente per i tempi, ai confini con la magia.
Se è così, la soluzione è semplice: lavarsi le mani (con soluzione di cloruro di calce) prima di operare, curare l'igiene e cambiare spesso le lenzuola delle partorienti. Il medico dispone queste misure, e il tasso di mortalità cala drasticamente: nel 1846 su 4.000 ricoverate 459 (l'11%) muoiono di febbre puerperale. Nel 1848 sono l'1%. Dati strepitosi a conforto della sua teoria.
Che però gli attirano gelosie e invidie. Il suo direttore, che lo ha sempre detestato, coglie anzi l'occasione e lo licenzia per aver emanato disposizioni offensive per il personale, come l'obbligo di lavarsi le mani. Tra i suoi più accaniti oppositori c'è Rudolf Virchow, il padre dell'istologia moderna; ma è tutta la comunità scientifica che gli si rivolta contro: Semmelweis è un ciarlatano.
Deriso e screditato, torna in Ungheria; la rabbia si trasforma in mania di persecuzione, finisce anche in manicomio. Muore nel 1865 per infezione setticemica contratta durante un intervento chirurgico, l'ultima beffarda conferma della bontà della sua teoria. Ferdinand von Hebra. uno dei pochi amici rimastigli, lo ricorda così: "Quando qualcuno scriverà la storia degli errori umani ne troverà pochi più gravi di quello commesso dalla scienza nei confronti di Semmelweis". La dimostrazione della contaminazione batterica sarà data da Pasteur solo 40 anni dopo, nel frattempo le morti per setticemia non si conteranno.